Opere » su Antonio Vangelli
dal volume "VANGELLI, un artista- una collezione", edizioni Luigi Parma, 1991
Classificare questo artista geniale è diffìcile, per la semplice ragione che la sua pittura, essendo segreta, aspira a consistere all'altrove, in un luogo dove l'occhio umano è libero, in un paese dove la poesia è costante invenzione di colori innocenti, messi a sognare su creature che vanno e vengono da punti cardinali meravigliosi, vivi e veri in una geografìa celeste.
Vangelli dipinge da anni, ma è come se incominciassi a dipingere ad ogni scoccare di stagione, fedele a un suo messaggio che diventa sempre più lirico quanto più viene umanamente scandito dal suo cuore. Presente e operante in una epoca piena di sorprese e di terrore, in un clima di crisi e di ricerche, in una società scettica e affarista.
La sua fede nella pittura è soltanto certezza di seguire la candida ria dell'uomo libero. Alto ed estroso nel suo destino, procede con fanciullesca disinvoltura dietro i fatali capricci della bellezza, rimanendo modernissimo ed umano.
Con i suoi quadri, che rivelano purezza e scatto, la nostra fantasia ritrova l'antica strada dell'incanto e della gioia: i segreti della tradizione viva e l'immagine delicata, a volte patetica, dei nostri giorni.
Marino Piazzolla