Fondazione «Giovanni, Maria Teresa e Marino Piazzolla» riconosciuta con deliberazione n° 6487 del 1 Luglio 1988 Giunta Regionale del Lazio

e-mail: fondazionepiazzolla@libero.itaggiornato il 29/11/2024

Opere » Poeti di ieri e di oggi: Eugenio Montale

da "LA FIERA LETTERARIA", 12/6/1960

Non è assolutamente possibile, nel limitato spazio di un articolo, dar rilievo e dimensione a una poesia così complessa e segreta come quella di Eugenio Montale. Mancheremmo di modestia se tentassimo di concretare in un breve saggio le qualità, gli umori, le scoperte, le inquietudini e le oscurità spontanee e volute di un poeta che in questa prima metà di secolo, ha, con pudore e controllatissima saggezza, dato alla storia della poesia italiana un suono tutto moderno e significati complessi, cadenze indimenticabili corrispondenti allo spirito non soltanto tipico del nostro popolo, ma comune alla sensibilità moderna europea. Ed è impossibile anche precisare, con riferimenti alla tradizione lirica italiana ed europea, quale sia in realtà quella sostanza, lirica ed umana, da cui Montale ha preso l'avvio per incidere con spirito decisamente libero ed artisticamente cauto il suo mondo; quei ritmi arditi e sepolti che dànno alla sua poesia chiaroscuri e barlumi improvvisi, come fossero lampi di un dramma interiore destinato a incenerirsi in un potente diario esistenziale.
Nella lirica di questo poeta, che ha scavato in se stesso una materia ribollente e apparentemente alogica, c'è in realtà tutta la storia di un uomo che a un'epoca di crisi è legato soltanto da una costante delusione e da una profonda esigenza di solitudine illuminata.
Dagli "Ossi di seppia" alla "Bufera" l'itinerario lirico si presenta oscillante fra la passione di un vasto discorso cosmico, ove lo spirito può naufragare e ritrovarsi dolente a misurare l'asprezza, la nudità della condizione umana e naturale, e la intima segreta esigenza di chiudere in ritmi densi una vicenda che è della memoria e dell'amore sconfitto, ma sollevata sul piano del mito. Montale colloca i suoi ideali di uomo moderno, e in esilio, su quel cielo platonico che dovrà affascinarlo, fargli udire quella musica muta che è della cenere; fargli scoprire il sommesso lamento di Petrarca che agostinianamente proietta la sua complessa passione in un canto raccolto fino al pudore e alla luce. Poi verrà la scoperta di quel pessimismo senza sistema in cui brucia, solenne e fitta di antichi singhiozzi, la lirica del Leopardi. Del Bergson, neoplotiniano sottile e pieno d'ombre, assimilerà la violenza libertaria e creatrice dell'intuizione, bruciata questa volta in un paesaggio d'immagini dolenti e misteriose.
Si è parlato di Pascoli, di certa reminiscenza Gozzaniana che avrebbe accentuato in lui l'intimismo della solitudine e la sfiducia nella vita. Lo si è voluto apparentare a Sbarbaro per quel comune destino che collocò innanzi allo sgomento dei due poeti liguri lo stesso paesaggio pieno di sorprese oggettive e di frantumata desolazione. Ma in realtà, Montale si nutre di ben altra sapienza poetica e di una filologia che è consona al suo mondo di uomo, scettico su tutto ciò che appartiene alla storia, ma che resta fedele, in modo nuovo, a una sorta di confessione che, pur avendo tutti i crismi del pudore e della di-screzione, si dilata in un diario potente, sconcertante per quei trapassi lirici che sono il sottofondo di ogni sua poesia. Montale crede nella bellezza che è propria della poesia contemporanea: una poesia priva di adorazioni teologiche e di incantesimi; una poesia che nasce dalla sconfitta e dalla coscienza che l'uomo ha di considerarsi come il rifugio più serio in cui si recuperano tutte le sue libertà. Il poeta moderno può insegnare senza messaggi; creare senza alcuna gioia; scavare in sé la parola per ripetersela nel più casto silenzio; credere nelle immagini, le quali salutano dal loro abisso ogni creatura che ha scoperto il male del mondo e si distanzia da Dio per cercarlo forse in modo più tragico.
Coi fantasmi di Montale, perciò, si viaggia a ritroso; forse in un tempo che è della morte, ma soprattutto è dentro la vita come squallore e accidente: un tempo che si dissecca nel silenzio delle cose, e pur vibra nel male che fu rumore aspro in fondo alla natura. E il rumore sommesso scandisce gli eventi, si fa stortura in un paesaggio che nasce da una luce improvvisa e subito svanisce in un tempo ancora più buio, dove scende a far musica, a comporre suoni con cadenze umane, sì che la vita oscilla tra una desolazione pietrificata e uno sgomento metafisico colto come unico destino.
La poesia sembra consistere in un abbaglio che è dello spazio deserto e delle forze contratte negli oggetti; e dove sembra che il terrore devasti ogni esistenza, là subito sorge un senso di elegia, arida per il suo essere dentro ciò che soffre per vanificarsi dentro la memoria che inventa se stessa e si fa piena di simboli segreti.
In questo poeta la vocazione si dibatte dunque tra "frasi stancate" e umori improvvisi che gettano sul paesaggio il sentimento della precarietà; quella luce distante in cui le cose sono e non sono, tanto è l'antico sconforto dell'uomo; il quale altro non ha davanti a sé che il modo di narrare, come in un cupo monologo, l'interna avventura di ciò che vive. Ma il fondo misterioso di questa poesia, aspra soltanto nella sua densa e plastica apparenza, è forse da ricercarsi in un vigile e lievitante senso di distacco dalla storia: quella solitudine che è senza dubbio la dimensione più delicata nel dar rilievo a tutta l'esistenza, e soprattutto a scorgere nel mondo i segni di una sottostante distruzione e ineffabile ricreazione cosmica.
Montale, infatti, affronta gli eventi e gli elementi come se dovesse collocarsi in essi e ricordarli a se stesso, seguirli e commentarli con invenzioni che sono poi la ragione stessa di ciò che accade. Allora il paesaggio si dilata e soffre nei suoi particolari; cerca esso stesso le parole dure, quelle in cui si fa più vivo il silenzio e il dolore; l'asprezza o quella dimessa cadenza che rispecchia l'interno divenire di una realtà totale.
La vita e la morte sono in fondo un unico male, che del poeta fanno un uomo quasi offeso, ma collocato al centro di emozioni fugaci; un universo palpitante negli angoli più impensati, dove la parola serve a denunciare l'amore e il delitto; il murmure del mare che racconta o l'ala della farfalla che, una sera, sarà "per sempre" / con le cose che chiudono in un giro / sicuro come il giorno, e la memoria / in sé le cresce, sole vive d'una / vita che dispari sotterra: insieme I coi volti familiari che oggi sperde / non più il sonno ma un'altra noia; accanto / ai muri antichi, ai lidi, alla tartana / che imbarcava / tronchi di pino a riva ad ogni mese. / Al segno del torrente che discende / ancora al mare e la sua via si scava".
È questo, forse, uno dei frammenti più alti della poesia Montaliana; e della lirica europea moderna. Lo stile è di una tale purezza e potenza che trattiene il pathos di una musica che è luce e insieme dolcissima epigrafe da mettere sulla vita, che è poi l'antico dolore della terra. Ma in Montale il pessimismo si fa quasi sempre deserto, si apparenta subito allo strazio in sordina delle cose, coesiste col silenzio di tanta materia, abbandonata a un male che la corrode, per poi farsi voce umana, cadenza dimessa e quasi discontinua nella coscienza di chi medita su ogni metamorfosi.
Ecco la ragione della apparente oscurità di Montale. Se ogni esistenza è tensione interna che presto si disseccherà in una catena di fenomeni desolati e desolanti, il male della vita non può che presentarsi in modo oscuro e sotterraneo: collocato in uno spazio che brucia all'interno della realtà. E Montale è sempre preoccupato di indicare le cose perché le fa essere e le fa svanire. E su questo svanire, la memoria non può che allargare il suo orizzonte fino alla morte. Poesia dunque oscura, ma concreta: logica per quel tanto di verità misteriosa che è nella natura e nello spirito dell'uomo, ma potentemente plastica come è plastica sempre l'esistenza.
In questo universo di amari distacchi e di terribili vanificazioni, l'amore è l'addio, gli affetti e gli animali, i fiori e gli uccelli, il mare e il vento s'intrecciano e scontano quasi una identica fine, ora facendosi lamento, ora presentandosi come apparizioni di una vita remota. Ma è il remoto di un tempo allucinante: ricordo misterioso di paesaggi e di volti amati e dissolti nel nulla. E davanti a questo nulla, che è poi la matrice del male conficcato in ogni esistenza, appare per l'uomo la noia.
Sulla terra, l'attesa di finire si fa noia; e in questa noia l'uomo dispera e incontra se stesso fino a scoprirsi poeta. Ed è proprio nella noia che si riflette il nulla che ci attende prima e poi: tutto ciò che accade è prescritto da una dissolta fatalità che accomuna e livella tutti mentre l'uomo acquista coscienza della sua discretissima solitudine. Ed alla noia subentra la mania di delirare per salvarsi da un muto naufragio. Se l'esistenza è destinata a vanificarsi, se essa è autodistruzione, resta la poesia a registrare le percezioni ditale strazio: di questo strappo del cosmo per ritornare al caos.
In Montale, perciò, l'idea del caos assume la violenza della verità e della realtà. Scoprire perciò la vita è alta funzione poetica; ma la scoperta è immagine che piange e subito si dissecca: è un lampo che brucia il mondo fenomenico. Con Montale, la sostanza della lirica italiana, che è sostanza di amore e di disperazione, si fa canto dissonante in virtù delle cose che in esso sorgono ad evocare il dolore sordo della vita. La lingua cessa di essere suono illustre, e musica di solo sentimento per diventare una lingua fatta di "lettere fruste", perché arido e triste è il paesaggio evocato o scolpito in tutta la sua plastica oggettività. E questa una lezione estrema o quasi conclusiva, dove l'alta melanconia di un Petrarca o di un Leopardi scende dal piedistallo e si fa lamento sobrio, cadenza quotidiana intorno a una realtà che brulica e si vanifica. E anche quando la evocazione della morte si fa serena, essa sale comunque da quell'abisso buio che è la coscienza moderna. Una coscienza non più eroica, non più sostenuta dalla fede, ma illuminata appena da un virile scetticismo, che dà alle cose, e soprattutto alla poesia, una misura potente, formalmente sofferta ma lontana.
In questa lontananza fatta di suoni aspri e di brusii in sordina, fa luce una lirica ricca di suggestione e di nuova sofferenza.
La poesia di Montale, come la lirica dei nostri poeti più amati, ci aiuta, ancora una volta, a scoprire la vita e ad avere almeno un'ultima fede nella bellezza, anche se questa bellezza sale dal pianto di tante cose nate e subito svanite.

su

Cerca nel sito
BIBLIOGRAFIA di Marino Piazzolla
aggiornata
OMAGGIO
A MARINO PIAZZOLLA
versione ONLINE
Vol. 1 - ANTOLOGIA
Vol. 2 - CRITICA
IL 5 PER MILLE PER
SOSTENERE LA FONDAZIONE PIAZZOLLA [2022]
Fondazione Piazzolla - Ritrovaci su Facebook
Fondazione Piazzolla - Seguici su Twitter
NEWS
- Dicembre 2024
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.258
- Maggio 2024
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.257
- Aprile 2024
Pubblicazione
Una nuvola tra grovigli di luce
- Marzo 2024
Pubblicazione
Antologia della Poesia uruguayana
- 17 Gennaio 2024
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 255 e 256
e recenti pubblicazioni della Fermenti Editrice
VIDEO
- Dicembre 2023
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.256
- Maggio 2023
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.255
- Aprile 2023
Pubblicazione
L'autunno ha bussato al cuore
- 27 Gennaio 2023
Conferenza Concerto
Centenario Italo Calvino
VIDEO
- 01 Dicembre 2022
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 254
VIDEO
- Novembre 2022
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.254
- Ottobre 2022
Pubblicazione
Antologia della Poesia portoricana contemporanea
- Giugno 2022
Pubblicazione
Neve Saggia
- Aprile 2022
Pubblicazione
Sugli Occhi e per Sempre vol.1
- Marzo 2022
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.253
- ARCHIVIO
“Alla ricerca delle “parole antiche” in Sugli occhi e per sempre” di Marco Testi
- ARCHIVIO
“Paris au bord du gouffre” di Emanuela Petrosillo
- ARCHIVIO
“Questioni metriche e musicalità” di Antonella Calzolari
- Ottobre 2021
Pubblicazione
L'argento della palude
- ARCHIVIO
“La parola sospesa” di Teresa Ferri
- Settembre 2021
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.252
- ARCHIVIO
“Il senso vero e reale delle cose” di Mirco Ballabene
- ARCHIVIO
“La poesia piazzolliana e il pensiero di María Zambrano” di Gualtiero De Santi
- ARCHIVIO
“L’impegno culturale e le Lettere della sposa demente” di Ignazio Delogu
- Maggio 2021
Pubblicazione
Le parole grondanti
Antologia della nuova poesia centroamericana
Volume II. Nicaragua, Costa Rica, Panama
- Maggio 2021
Pubblicazione
Antidoto a un mondo in deriva. Sette poeti italiani novecenteschi
- Aprile 2021
Lettere della sposa demente
VIDEO
- Marzo 2021
Pubblicazione
Mabò lo straniero
- Febbraio 2021
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.251
- Novembre 2020
Pubblicazione
Le parole grondanti
Antologia della nuova poesia centroamericana
Volume I. Guatemala, El Salvador, Honduras
- Settembre 2020
Pubblicazione
Una linea spezzata su un foglio di carta
- Luglio 2020
Pubblicazione
Systema Naturae
- Giugno 2020
Pubblicazione
Rivista "Fermenti"
n.250
- Maggio 2020
Pubblicazione
Teatro anatomico
- Marzo 2020
Pubblicazione
Donne di parole
- Marzo 2020
Hudemata o ferito a vita
VIDEO
- 27 Novembre 2019
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 249
VIDEO
- Ottobre 2019
Rivista "Fermenti"
n.249
- Giugno 2019
Pubblicazione
Il fiore della poesia colombiana d’oggi
- 3 Aprile 2019
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 248
VIDEO
- Aprile 2019
Pubblicazione
Il fiore della poesia boliviana d’oggi
- 03 Aprile 2019
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 248
- Gennaio 2019
Rivista "Fermenti"
n.248
- Novembre 2018
Pubblicazione
Scrivi!
- 24 Ottobre 2018
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 247
VIDEO
- 29 settembre 2018
Premio Città di Trento 2018 per la traduzione poetica a POESIE SCELTE di William Cliff
- Luglio 2018
Rivista "Fermenti"
n.247
- Maggio 2018
Pubblicazione
Enlures
- 14 marzo 2018
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 246
VIDEO
- 16 Marzo 2018
Serata dedicata a V. Krivulin, A. Mironov, E. Schwarz
- 11 Marzo 2018
Presentazione
Nel cristallo della stella Mizar
- 14 Marzo 2018
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 246
- Febbraio 2018
Pubblicazione
Nel cristallo della stella Mizar
- Dicembre 2017
Rivista "Fermenti"
n.246
- 23 Novembre 2017
Presentazione recenti titoli Fermenti
VIDEO
- Novembre 2017
Per Nencioni
con 35 lettere inedite
- 09 Agosto 2017
Incontro a S. Ferdinando di Puglia
- Giugno 2017
'900 OUT
Scrittori italiani irregolari
- 21 Aprile 2017
Presentazione
DISPACCI SENZA REPLICA
di Mario Lunetta
VIDEO
- 21 Maggio 2017
Giornata di studi
LEOPARDI TRA POESIA E FILOSOFIA
- 09 Maggio 2017
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 245
- In ricordo di
Giorgio Bárberi Squarotti
- 15 marzo 2017
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 245
VIDEO
- 30 Marzo 2017
Presentazione
Prove aperte vol.2
- 18 Marzo 2017
Vernissage
Le distanze tra i filari
- Marzo 2017
Quando il rumore della vita teme la propria eco
- 15 Marzo 2017
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 245
- Febbraio 2017
Pianisterie
- Febbraio 2017
Rivista "Fermenti"
n.245
- Gennaio 2017
PROVE APERTE vol. II
- Novembre 2016
LE ANCELLE DELLA REGINA MAB
- Ottobre 2016
DISPACCI SENZA REPLICA
Ragionamenti secondari su cultura e società
- 10 settembre 2016
Premio Feronia 2016 per la saggistica assegnato a Prove aperte vol. 1
- 14 giugno 2016
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 244
VIDEO
- 11 Maggio 2016
Incontro Tra qualità e tendenza: le voci di una letteratura che resiste
VIDEO
- 14 Giugno 2016
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 244
- Maggio 2016
Critica e storia
Rendiconti per il Duemila
- 25 maggio 2016
Incontro-dibattito su
Prove aperte. Materiali per uno zibaldone sui teatri
- Aprile 2016
Rivista "Fermenti"
n.244
- 11 maggio 2016
Presentazione La costituzione del testo e
Di traverso il Novecento
- 9 marzo 2016
Presentazione Il digiuno natalizio
- 25-26 febbraio 2016
Presentazione Il digiuno natalizio
- Febbraio 2016
Pubblicazione
Il digiuno natalizio
- 03 febbraio 2016
Presentazione Di traverso il Novecento
- 2 dicembre 2015
Presentazione Di traverso il Novecento
VIDEO
- 25 novembre 2015
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 243
VIDEO
- 20 novembre 2015
Presentazione Le due scarpe sinistre dei poeti
- Ottobre 2015
Pubblicazione
Prove aperte vol. I
- Ottobre 2015
Pubblicazione
La costituzione del testo
- Settembre 2015
Rivista "Fermenti"
n.243
- Presentazione 21 Aprile 2015:
FOTO e VIDEO
- Giugno 2015
Pubblicazione
Poesie scelte
- 20 Giugno
Inaugurazione mostra e conferenza:
Marino Piazzolla: poesia, arte, pensiero
- 20 Giugno-5 Luglio
Marino Piazzolla: mostra dipinti, disegni, sculture
- Giugno 2015
Pubblicazione
Le due scarpe sinistre dei poeti
- Testimonianze AUDIO:
Velso Mucci: letture
- Giugno 2015
Pubblicazione
Di traverso il Novecento
- Aprile 2015
Pubblicazione
Scritti diversi e dispersi.
Saggi
- 21 Aprile 2015
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 242
Leopardi. La cognizione del vero
- 18 Aprile 2015
Presentazione
Tenori
- Gennaio 2015
Pubblicazione
Leopardi.
La cognizione del vero
- Gennaio 2015
Pubblicazione
Tenori.
Il Pavone, l’Espada e il Salice piangente dal Barocco alla fine dell’Opera
- Dicembre 2014
Rivista "Fermenti"
n.242
- Luglio-Agosto 2014
Mostra Marino Piazzolla scultore. Hudèmata
- 17 Luglio 2014
Presentazione
La vocazione sospesa
- 18 Giugno 2014
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 241
NUMERO DA COLLEZIONE
- Maggio 2014
Rivista "Fermenti"
n.241
- Maggio 2014
Pubblicazione
Le verità della letteratura
- 26 Marzo 2014
Presentazione
La vocazione sospesa
- Marzo 2014
Pubblicazione
Le mie teorie eretiche
Conversazioni a Radio France Culture
- 13 Dicembre 2013
Scritture in movimento
Video
- 29 Ottobre 2013
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 240
Video
- Dicembre 2013
Pubblicazione
Esilio sull'Himalayacon traduzione greca a fronte
- Ottobre 2013
Pubblicazione
La vocazione sospesa
- 29 Ottobre 2013
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 240
NUMERO DA COLLEZIONE
- Ottobre 2013
Rivista "Fermenti"
n.240
- Testimonianze VIDEO
Conferenza Concerto
Il passaggio come luogo poetico
- 16 Aprile 2013
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 239
Video
Foto
- Febbraio 2013
Rivista "Fermenti"
n.239
- Fahrenheit Rai Radio 3:
Su Lo scrigno del dialetto
Meli Porta Belli Di Giacomo
- PREMIO
PENNE - PIAZZOLLA 2012
Vincitori
Motivazioni
Foto
- Intervento inedito
di Donato Di Stasi
su Biancamaria Frabotta
vincitrice
Premio Penne-Piazzolla
Poesia Edita 2012
- Intervento inedito
di Maria Grazia Calandrone
su Biancamaria Frabotta
vincitrice
Premio Penne-Piazzolla
Poesia Edita 2012
- PREMIO
PENNE - PIAZZOLLA 2012
1 dicembre 2012
INVITO
- Recensione da "L'Unità":
Lo scrigno del dialetto
Meli Porta Belli Di Giacomo
- PREMIO
PENNE - PIAZZOLLA 2012
POESIA EDITA E INEDITA
- Recensione:
"Fermenti" n.238
- Testimonianze VIDEO:
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 238
- Testimonianze VIDEO
Presentazione
Lo scrigno del dialetto
- Recensione:
Testimonianze critiche per
Marino Piazzolla poeta vol.2
- Testimonianze VIDEO:
04 Marzo 2008
Le voci della città
Poeti a Roma (1950-2000)
Cardarelli - Insana
- Maggio 2012
Pubblicazione:
Lo scrigno del dialetto
Meli Porta Belli Di Giacomo
- Testimonianze VIDEO:
11 Marzo 2008
Le voci della città
Poeti a Roma (1950-2000)
Jacobbi - Villa
- Aprile 2012
Pubblicazione:
Atti dei Convegni
per il Centenario della nascita
di Marino Piazzolla
- Aprile 2012
Pubblicazione:
Testimonianze critiche per
Marino Piazzolla poeta
Vol. 2
- 2 maggio 2012
Conferenza-Concerto
Il passaggio come luogo poetico
- 20 marzo 2012
Presentazione
Esilio sull'Himalaya
- Recensione:
L'Eremita di Roma.
Vita e opere di Giorgio Vigolo
- Testimonianze VIDEO:
18 Marzo 2008
Le voci della città
Poeti a Roma (1950-2000)
Rosselli - Frabotta
- Testimonianze VIDEO:
15 Gennaio 2008
Le voci della città
Poeti a Roma (1950-2000)
Folgore - Ottonieri
- Testimonianze VIDEO:
12 Febbraio 2008
Le voci della città
Poeti a Roma (1950-2000)
Sinisgalli-Di Francesco
- Testimonianze VIDEO:
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 237
- Testimonianze VIDEO:
29 Gennaio 2008
Le voci della città
Poeti a Roma (1950-2000)
Marè-dell'Arco
- Testimonianze VIDEO:
18 Dicembre 2007
Le voci della città
Poeti a Roma (1950-2000)
Gatto-Spaziani
- Testimonianze AUDIO:
1995 "Omaggio a Piazzolla"
- Testimonianze VIDEO:
"Omaggio a Marino Piazzolla"
sulla RAI nel 1992
- Testimonianze VIDEO:
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 224
- Marino Piazzolla, ovvero l’erranza e il sangue della poesia
in "Frontiere", 2011
- PREMIO
PENNE - PIAZZOLLA 2011
Vincitori
Motivazioni
Foto
- Testimonianze VIDEO:
Conferenza-Concerto
Piazzolla Interprete del Novecento
- Testimonianze VIDEO:
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 227
- Settembre 2011
Pubblicazione:
Rivista "Fermenti" n. 237
- María Zambrano:
Il poeta italiano Marino Piazzolla
in Luoghi di Poesia,
Bompiani 2011
- Settembre 2011
Recensione:
Quaderno brasiliano
- Agosto 2011
Recensione:
Sconnessioni
- Luglio 2011
Recensione:
Dalla parola al silenzio
- Luglio 2011
Recensione:
Esilio sull'Himalaya
- Giugno 2011
Recensione:
L'eremita di Roma
da RAI News 24
- Intervento critico
di Canio Mancuso
- Testimonianze AUDIO:
"Le voci della città"
conferenza su
Edoardo Cacciatore e
Francesco Muzzioli
- 5 Aprile 2011
Presentazione n. 235
rivista "Fermenti"
VIDEO
FOTO
- Testimonianze AUDIO:
"Le voci della città"
conferenza su
Giorgio Vigolo e
Mario Socrate
- Testimonianze AUDIO:
"Le voci della città"
conferenza su Angelo Maria Ripellino
- 18 Maggio 2011
Presentazione sotto
l'egida della fondazione
- Testimonianze VIDEO:
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 226
- Marzo 2011
Recensione:
"Fermenti" n. 236

Testimonianze:
Piazzolla: "Porto a spasso la vita"
- Febbraio 2011
Recensione:
L'eremita di Roma
- Febbraio 2011
Nota di lettura:
Esilio sull'Himalaya
- Gennaio 2011
Recensione:
Hudèmata
- Gennaio 2011
Pubblicazione:
Rivista "Fermenti" n. 236
- Gennaio 2011
Recensione:
Esilio sull'Himalaya
- Dicembre 2010
Pubblicazione:
Dalla parola al silenzio
di Marco Lazzerini
- Dicembre 2010
Pubblicazione:
Esilio sull'Himalaya
di Marino Piazzolla
- 27 Novembre 2010
PREMIO PENNE - PIAZZOLLA
PREMIAZIONE
MOTIVAZIONI
FOTO
- 12 Novembre 2010
Presentazione n. 235
rivista "Fermenti"
VIDEO
FOTO
- Novembre 2010
Pubblicazione:
Quaderno Brasiliano
di Ruggero Jacobbi
Marino Piazzolla "Controvento"
da "Paideia"
- Settembre 2010
Pubblicazione:
L'eremita di Roma
Vita e opere di Giorgio Vigolo
- Sezione VIDEO:
Hudèmata Actabat
maggio 2008
- Sezione AUDIO:
Interviste a Piazzolla
per France Culture
1978
- PREMIO "GIACOMO LEOPARDI"
Premio speciale Fondazione Piazzolla
Il vincitore
Premiazione 29 giugno 2010
- Giugno 2010
PUBBLICAZIONI
- 2010 L'ANNO DEL CENTENARIO
LE MANIFESTAZIONI
S. FERDINANDO DI PUGLIA
29 Maggio
- 2010 L'ANNO DEL CENTENARIO
LE MANIFESTAZIONI
ROMA 12 Maggio
- 2010 L'ANNO DEL CENTENARIO
LE MANIFESTAZIONI
ROMA 12 Maggio
VIDEO
- 2010 L'ANNO DEL CENTENARIO
LE MANIFESTAZIONI
URBINO 21-22 Aprile
- 2010 L'ANNO DEL CENTENARIO
LE MANIFESTAZIONI
URBINO 21-22 Aprile
VIDEO
- 2010 L'ANNO DEL CENTENARIO
- 20 Apr 2010
Seminario Univ. di Lille
su Roberto Sacchetti
- Sezione VIDEO:
Presentazione
Rivista "Fermenti" n. 234
- Sezione AUDIO:
"Le voci della città"
conferenza su Velso Mucci
- Sezione VIDEO:
Intervista a
Hans Werner Henze
- Febbraio 2010
Pubblicazione:
Sole metallico, morbide lune
antologia con testo a fronte italiano-greco
- Sezione VIDEO:
RICORDO DI VITO RIVIELLO
27 Novembre 2009
- 28 Novembre 2009
PREMIO PENNE - PIAZZOLLA
PREMIAZIONE
MOTIVAZIONE
FOTO
- 1 Dicembre 2009
Incontro con l'autrice:
Assia Papp
- 17 Novembre 2009
Presentazione
I Teatronauti del Chaos
- 5 Novembre 2009
Presentazione Catalogo 2009
Fermenti Editrice