Studi » Antonella Calzolari: Piazzolla, mistero della parola
da "IL SECOLO D'ITALIA" del 22 Nov. 1975
A volte capita che la poesia non sia soltanto una scelta ma una vera e propria necessità. A questo proposito scriveva Marino Piazzolla : "Il sentimento dell’esistere comporta di per sé la necessità di attingere al lirico e al patetico perché al fondo di se stesso l’uomo ritrova l’uomo."
Questa è, probabilmente, la più grande scoperta dell’umanità, una scoperta che avviene tramite il confronto con una realtà interiore che si pone quale mistero e che lo attraversa tramite lo strumento della parola poetica. Il tentativo di svelare il mistero e di trovare, quindi, le radici dell’ispirazione è al centro del dibattito letterario del ‘900. In questo senso Piazzolla rappresenta emblematicamente un secolo che si caratterizza per una incessante brama di ricerca e si colloca a pieno titolo tra quegli intellettuali che hanno visto nella cultura non l’oggetto del proprio compiacimento ma il veicolo della comunicazione tra artista-creatore e destinatario.
Nel volume PIAZZOLLA mistero della parola (Fermenti, 1999) Antonella Calzolari indaga intorno ad un autore dalla figura complessa e attuale. Marino Piazzolla nasce nel 1910 a San Ferdinando di Puglia, ben presto si trasferisce in Francia dove conosce i maggiori intellettuali del momento, comincia a pubblicare poesia , quindi torna in Italia e si stabilisce a Roma, dove, nel 1948, conosce Vincenzo Cardarelli ed inizia a collaborare a "La Fiera Letteraria". La sua attività letteraria, saggistica, critica e filosofica non conosce soste. Si dedica alla pittura e al disegno nonché alla critica d’arte. Muore nel 1985.
Prima di morire Piazzolla crea la omonima Fondazione che persegue lo scopo di dare un contributo alla fioritura , in Italia, di una cultrua di stampo europeo.
Antonella Calzolari