NOTTURNO

a Giuseppe Marotta

 

 

Guardo, la notte, i miei panni
Vuoti
E afflosciati sulla sedia,
Dal capezzale.
Metto una mano sulla giacca
E sento battere
Un cuore lontano.
Tocco la mia camicia,
Bianca come uno spettro,
E sento ancora caldo
Il respiro del petto.
Tutto è impregnato di disperazione.
Nel buio anch'essi vivono
Pieni della mia vita
Che scende stanca nel sonno.

(Il mattutino delle tenebre)