COLLANE

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I titoli seguenti sono esauriti e reperibili presso le Biblioteche indicate

FP

Percorsi della poesia contemporanea

Collana diretta e curata

esclusivamente da Giacinto Spagnoletti

FP

15 - Amelia Rosselli:

        Variazioni belliche

a cura di Plinio Perilli (1995) pp. 220

prefazione di Pier Paolo Pasolini

La ristampo della prima raccolta di Amelia Rosselli, Variazioni belliche (1994), e con il recupero di altri testi, acquista un particolare risalto. Si restituisce intanto al suo valore di felice "scoperta" lo scritto di Pasolini che apparve nel '63 sul "Menabò": "Il Mito dell'irrazionalità (mettiamoci le maiuscole), ha, con le poesie della Rosselli, negli anni sessanta, il suo prodotto migliore".

 

Disponibile presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

22 - Adonis:

        Libro delle metamorfosi

a cura di Fawzi Al Delmi e Silvana De Zan

introduzione di Franco Loi (1998) pp 228

Un'opera meditativa e lirica, quella di Ali Ahmad Sa 'id Esber, libanese d'origine siriana ribattezzatosi Adonis, che attinge a tutte le fonti e tenta l'osmosi fra tradizione e modernità, oriente e occidente, attraverso incessanti sperimentazioni formali, con un costante interrogativo fra i sensi e l'animo.

 

Disponibile presso la Biblioteca Universitaria Alessandrina di Roma

16 - Czeslaw Milosz:

        La fodera del mondo

a cura di Valeria Rossella (1996) pp. 216

Premio Nobel 1980, Milosz è indubbiamente il tipico rappresentante di un'Europa multiforme e insieme radicata nella sua storia, impersonando i caratteri e le ansie di un'intera civiltà, alla stregua di Yeats, Eliot, Montale, Eluard, Machado... per non citare che alcuni grandi cantori del nostro '900. "È questa" - egli dice - "l'utilità della poesia, che ci ricorda / com'è difficile restar sempre gli stessi,  / perché la nostra casa è aperta, non c'è chiave alla porta, / ed entrano ed escono ospiti invisibili".

 

Disponibile presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze

23 - Omaggio a Emilio Villa

a cura di Giacinto Spagnoletti (1998) pp. 200

Leggi la recensione

La scoperta di Emilio Villa poeta è recente, anzi recentissima, e questo libro vuoi rappresentarne tutta l'energia vitale, dalle origini in poi. La sua è un 'eccezione, nella lirica contemporanea, che tenta, quasi disperatamente, di restare neUa propria linea creativa lontana dagli altrui apparentamenti formali ed espressivi in genere. Vale anche il discorso sulla sua vicinanza alle estreme novità dialettali, nonché a tutta un 'arte moderna intesa nel suo significato più innovativo.

 

Disponibile presso la Biblioteca Universitaria di Bologna

17 - Nuala Ní Dhomhnaill:

        La barca degli spiriti buoni

a cura di Catherine O' Brien (1996) pp. 184

Nessuna sopravvivenza di lingue morte o antiche è stata mai così ben testimoniata dai principali volumi della N( Dhomhnaill. I temi che hanno la loro origine nelfolklore gaelico sembrano essere la proiezione e l'oggettivazione delle angosce e dei traumi o altre emozioni provate da un 'anima sensibile.

 

Disponibile presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze,
Biblioteca Comunale Ariostea (FE), Biblioteca Comunale di Palermo

24 - Cesare Vivaldi:

        Il colore della speranza

introduzione di Stefano Verdino (1999) pp. 192

In quella che è la sua più risolta esperienza di "visivo", sono riconoscibili gli autentici motivi della poesia di Cesare Vivaldi, come si può notare dal crescendo del suo rapporto con le arti figurative. Vivaldi lega sempre più strettamente il vario spettacolo del mondo al destino della sua percezione umana: il motivo della perdita e della malinconia non comporta più lamento, ma matura e quasi classica consapevolezza, una sorta di saggezza oraziana.

 

Disponibile presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma,
Biblioteca Universitaria di Pavia

18 - Ciril Zlobec:

        Itinerario d'amore

introduzione di Giacinto Spagnoletti (1997) pp. 192

Poeta di larghe frequentazioni europee (il surrealismo degli inizi ne è una prova), Zlobec è venuto col tempo formandosi una propria poetica basata particolarmente su concetti in prevalenza cosmologici e sulle sue esperienze umane. Egli è soprattutto poeta d'amore: inteso tuttavia nel suo significato più largo e per lui più autentico, quale intensa espressione di tutta la nostra vicenda terrena.

 

Disponibile presso la Biblioteca di filosofia e di lingue dell'Università degli studi di Trieste

25 - Kikuo Takano:

        Secchio senza fondo

a cura di Paolo Lagazzi e Yasuko Matsumoto (1999) pp 224

Anche le parole più semplici in Takano, uno fra i maggiori poeti giapponesi del secolo, irradiano il senso sottile di una tensione, il pathos di una domanda. Così la sua lingua si schiude sempre su un altrove: e mentre dipinge con brevi tratti il mondo, sempre allude a ciò che lo trascende.

 

Disponibile presso la Biblioteca Comunale di Palazzo Sormani (Milano),
Biblioteca del quartiere Porto (Bologna)

19 - Birgitta Trotzig:

        Il sonno del mondo

a cura di Daniela Marcheschi (1997) pp. 194

Leggi la recensione

Non sì può parlare, per la Trotzig, uno dei maggiori autori scandinavi contemporanei di un certo "classicismo ereditato" da Strindberg o da Lagerkvist. Coi suoi accenti dolenti e talvolta di fredda disperazione, questa poesia si accomuna piuttosto alle drammatiche esperienze di Paul Klee.

 

Disponibile presso la Biblioteca Statale di Lucca,
Biblioteca del Dipartimento di studi linguistici dell'Università degli Studi di Milano

26 - Michael Hamburger:

Taccuino di un vagabondo europeo

a cura di Maura Del Serra (2000) pp. 224

Le vicissitudini della vita e dell'anima hanno fatto di Hamburger - nato a Berlino da famiglia ebraica nel 1924, ma trapiantatosi a Londra giovanissimo - un acuto e profondo poeta dell'esilio, ben addentro alla linea tragica europea novecentesca. In tutta la sua opera, pervasa e innervata dalla matrice classica e da quella biblica, vibra un pathos eloquente che è insieme individuale e corale.

 

Disponibile presso la Biblioteca Statale Isontina (Gorizia),
Biblioteca Comunale Augusta (Perugia)

20 - Elio Pagliarani:

        La pietà oggettiva

a cura di Plinio Perilli (1997) pp. 224

L'autore de La ragazza Carla e de La ballata di Rudi, ci dà oggi la possibilità di ritornare alle immediate risposte del dopoguerra, con un 'autorità e una fermezza che il Neorealismo in poesia non aveva mai concepito. È un lungo percorso, il suo, che non esclude sortite speri-mentali, avendo a modello figure come quella di Brecht e di altri esponenti di questo nuovo espressionismo tutto intriso di vissuta realtà.

 

Disponibile presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

27 - Blaga Dimitrova:

        Segnali (Poesie scelte 1937-1999)

a cura di Valeria Salvini

prefazione di Julia Kristeva (2000) pp 232

 

Disponibile presso la Biblioteca Universitaria di Pavia,
Biblioteca Statale di Lucca

21 - Yves Bonnefoy:

        L'acqua che fugge

a cura di Maria Clelia Cardona (1998) pp.240

Leggi l'articolo di Maria Clelia Cardona da "Poesia"

Si tratta d'un poeta di multiple valenze, d'una voce che oscilla tra memoria privata e mitica acquisizione delle essenze supreme, incarnando una delle acquisizioni più salde della nuova poesia francese, una lirica assolutamente difforme dai tanti recitati sperimentalismi stagionali.

 

Disponibile presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli,
Biblioteca del centro interdipartimentale di servizi di Palazzo Maldura (presso Università degli Studi di Padova)

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